Quando si parla di packaging enologico la mente corre subito a carte e nobilitazioni pregiate. In realtà, prima dei parametri più esclusivi, è bene considerare che dimensioni e formato indirizzano la resa dell’etichetta di un vino. Un rettangolo troppo alto su una bottiglia Borgognotta, ad esempio, potrebbe creare pieghe, mentre un ovale minuscolo su una Magnum perderà impatto.
Le dimensioni e il formato delle etichette per vini devono quindi assecondare alcuni vincoli: la morfologia e la grandezza della bottiglia, i contenuti da inserire in etichetta e la strategia narrativa del brand. Un rosso importante che punta tutto sull’eleganza userà probabilmente un’etichetta stretta e alta; uno spumante potrà preferire un front compatto abbinato a un collarino.
Abbinare l’etichetta alla bottiglia del vino
Per orientarsi basta osservare le famiglie di vetro più diffuse. La Bordolese classica (0,75 l) accoglie con agio un fronte rettangolare intorno a 90 × 110 mm oppure un “scudo” 80 × 100 mm se si vuole dare un taglio più morbido. La Borgognotta, con spalle basse, rende meglio con forme orizzontali o ovali (100 × 95 mm). Sulle Renane, slanciate e cilindriche, funzionano etichette strette e lunghe (80 × 120 mm) che accompagnano la colonna del vetro. Queste non sono regole: la stampa online delle etichette per vino consente la personalizzazione libera delle dimensioni, con il rispetto delle misure minime consigliate. Su piattaforme specializzate in stampa di etichette adesive come labeldoo.com è possibile anche abbinare sagome libere e addirittura il formato fronte-retro.
Il vantaggio del fronte-retro
Insieme alle dimensioni, vale la pena ragionare sulla suddivisione delle informazioni e il formato. Una scelta ottimale è la coppia fronte-retro, il formato più utilizzato per le etichette del vino. Stampare due etichette, una frontale l’altra posteriore, libera dalla difficoltà di dover distribuire tanti contenuti testuali in poco spazio e mettere in risalto i più persuasivi. Il retro, generalmente, supporta i testi più descrittivi come il profilo organolettico del vino, le informazioni sulla cantina ed eventuali dati aggiuntivi. Largo spazio, invece, sul fronte ai contenuti principali e a quelli che esaltano il prodotto, tra cui senza dubbio il nome del vino, la denominazione ma anche dettagli esclusivi e più “convincenti”.
Nel configuratore suggerito – di LabelDoo – il fronte-retro è un’opzione disponibile alla voce “formato”. Scegliendolo è possibile configurare insieme le due etichette e stamparle in un unico ordine. Questo si traduce in un risparmio notevole di tempo e denaro. In caso contrario, infatti, l’utente dovrebbe personalizzare e ordinare singolarmente prima l’etichetta frontale poi quella per il retro. Altro importante vantaggio è che con il formato fronte-retro di LabelDoo, le due etichette saranno distribuite perfettamente sul rotolo, in modo da procedere con un’applicazione agevole e precisa delle due etichette sulle bottiglie di vino.
Formato e storytelling: qualche ispirazione
Dopo aver visto come la bottiglia imponga vincoli tecnici e come la coppia fronte-retro dia maggior spazio creativo, resta da capire in che modo il formato stesso può legarsi alla narrazione del prodotto e della cantina. Pensalo come la cornice di un quadro: la scelta di larghezza, altezza e silhouette orienta subito la percezione di stile, prezzo e personalità del vino. Un’etichetta verticale stretta, ad esempio, accompagna la linea della Borgognotta e suggerisce eleganza slanciata; al contrario, un ovale generoso su Bordolese comunica morbidezza e convivialità. Se poi la storia ruota attorno a una tradizione nobiliare, un taglio “scudo” con profili leggermente ondulati può evocare stemmi araldici senza bisogno di troppe parole. La stampa online, in particolare la fustellatura meccanica o laser, permette di sperimentare liberamente con le sagome e verificarne anche la resa. Su piattaforme specializzate come quella di LabelDoo, infatti, è possibile richiedere una prova di stampa (tra l’altro gratis se si effettua l’ordine) in modo da valutare di persona il risultato anche applicando il prototipo dell’etichetta alla bottiglia di vino.
Approfondire oltre il formato e le dimensioni delle etichette
Individuati la misura e il formato dell’etichetta entrano in gioco i materiali e le lavorazioni, parametri che definiscono il carattere e l’estetica dell’etichetta del vino. Fondamentale è fare scelte adeguate, personalizzando le etichette in funzione del prodotto, del brand, ma anche della destinazione d’uso del vino.
Per capire meglio come questi elementi influenzino il risultato finale e come configurare le etichette del vino in modo corretto, ti consigliamo di leggere il nostro approfondimento dedicato: etichette di vino su misura: perché la personalizzazione della stampa fa la differenza. È una guida utile a cantine e aziende che vogliono creare e stampare le etichette del proprio vino online.
Per concludere, quindi, il formato e le dimensioni delle etichette adesive non sono dettagli: governano ergonomia, leggibilità e identità del vino. Con strumenti online evoluti, e la possibilità di ordinare coppie fronte-retro già allineate in bobina, ogni cantina — dal micro-vignaiolo alla grande maison — può sperimentare proporzioni inedite, testare varianti e trovare la misura giusta per racchiudere la propria storia in un’etichetta.