Vigneti d'Abruzzo

I vitigni d’Abruzzo, una regione che si caratterizza per un territorio in aspro e duro ma in grado di offrire interessanti vitigni autoctoni.

La regione Abruzzo rappresenta la perfetta sintesi di ciò che la nostra bella Italia può offrire: 50 Km di paesaggio unico in cui si possono ammirare altipiani, colline dalle dolci pendenze, zone lussureggianti e incontaminate… Il tutto in un perpetuo coesistere di modernità e tradizione.

Il territorio in Abruzzo

Il territorio abruzzese è prevalentemente montuoso, specialmente se si considera la parte occidentale. Scendendo verso est, invece, le montagne lasciano gradualmente il posto ad una ampia zona collinare che si estende fino alla costa.

Qui i terreni sono argillosi, ghiaiosi e con arenarie. Essendo delimitato dalla catena degli Appennini ad ovest e dal mare ad est, il territorio appare sospesa tra mare montagne. Anche il clima è molto peculiare e suggestivo; si divide praticamente in due: mediterraneo sul versante appenninico e continentale all’interno.

La coltivazione della vite si concentra sulle colline litoranee e in alcune zone collinari interne. Tutto questo è possibile grazie alla presenza del Gransasso e della Maiella che svolgono l’importante funzione di riparare la costa dalle masse umide provenienti dal Tirreno e generano forti escursioni termiche che, associate ad una buona ventilazione ed un terreno permeabile ed asciutto, creano l’habitat ideale per la vite.

I Vitigni d’Abruzzo

Grazie alla sua biodiversità territoriale e climatica, la regione Abruzzo è in grado di offrire molte varietà di vitigni. Il 60% dei vitigni sono a bacca rossa, il restante 40% a bacca bianca.

Come tipo di allevamento, è ancora molto diffusa la Pergola (qui chiamata Capanna). Le Alberate maritate sono invece ormai consierate obsolete e sono state soppiantate da forme di allevamento più moderne come, ad esempio, la Controspalliera, il Cordone speronato e il Guyot. I principali vitigni d’Abruzzo sono:

Vitigni d’Abruzzo a bacca bianca:

  • Trebbiano d’Abruzzo, (forse il migliore fra i Trebbiani): Da questo vitigno si ottiene un vino dal colore giallo paglierino, leggero al naso con aromi fruttati e floreali, note di mela e camomilla, spesso accompagnate da sentori minerali di pietra focaia e grafite. Al palato è secco, morbido, armonico con retrogusto lievemente ammandorlato.
  • Bombino: Il vino ottenuto dal vitigno Bombino Bianco presenta un colore giallo paglierino dai profumi tendenzialmente neutri e un leggero ma netto sentore di frutta matura. Al gusto è asciutto, pieno ed equilibrato, segnato da una fresca acidità che induce a una beva piacevole. Il vitigno ha una forte attitudine all’impiego per la produzione di spumanti Metodo Classico, come da tradizione a San Severo.
  • Pecorino: Dalla vinificazione di questo vitigno si ricava un vino di colore giallo paglierino, con riflessi verdolini. I profumi sono tipici della frutta tropicale e dei fiori bianchi come la ginestra, l’acacia, il gelsomino.
  • Passerina: si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso è fruttato con note di frutta tropicale e floreale, anche di ginestra, pieno ed asciutto. Dotato di buona acidità, si presta sia alla spumantizzazione che all’appassimento.
  • Cococciola: Dal Cococciola vinificato in purezza si ottiene un vino dal colore giallo paglierino con delicati profumi di fiori bianchi primaverili e spiccate sensazioni agrumate di pompelmo e limone.
  • Malvasia Bianca Lunga: si ottiene un vino dal colore giallo paglierino, sapido, con buona acidità e lievemente aromatico. Viene utilizzato anche per la produzione di Vin Santo.
  • Montonico Bianco: si ottiene un vino dal colore giallo più o meno carico, di gradazione medio-bassa. si caratterizza per lievi profumi di frutta e spezie e per essere dotato di una buona struttura.

I vigneti d'Abruzzo, grappolo d'uva

Vitigni d’Abruzzo a bacca rossa:

  • Montepulciano d’Abruzzo: nasce da terreni collinari con un’altitudine inferiore ai 600 metri. Le uve presentano una forte carica antocianica, una buona acidità e un buon titolo zuccherino. Il vitigno ha questo nome perché i commercianti di lana toscani ne riconobbero una somiglianza con le loro uve e pensarono fosse una mutazione del Sangiovese.
  • Sangiovese: Dal vitigno Sangiovese si ottiene un vino di colore rosso rubino intenso, tannico, di corpo, armonico, con gradevole restrogusto amarognolo e fruttato; invecchiato sprigiona i caratteristici profumi terziari.