i vitigni della Campania

I vitigni della Campania, una regione che vanta antichi e pregiati vitigni in grado di produrre un’enologia di spiccata tipicità, sempre più apprezzata nel mondo.

Il territorio campano

Il territorio campano è uno dei più antichi nuclei di insediamento della vite al punto che anche al giorno d’oggi si distingue  per la presenza di ceppi centenari in molti vigneti.

Volendo analizzare l’ambiente pedo-climatico possiamo individuare un clima asciutto e ventilato nella costa, mentre la zona Appenninica si caratterizza per un clima continentale.
Per quanto riguarda il territorio abbiamo invece:

  • suoli di origine vulcanica con terreni magmatici dalle sabbie dei Campi Flegrei
  • terreni tufo verdi di Ischia e del Vesuvio,
  • terreni sciolti, ricchi di calcare, marne e argille nella dorsale Appenninica.

Geograficamente la coltivazione della vite in Campania è favorita dalla presenza di una superficie per oltre il 50% collinare e per oltre il 30% montuosa. Più di 40.000 ettari coltivati a vigna con magnifici vigneti che si distinguono per una rande ricchezza varietale.

La Campania si caratterizza per la diversità degli ambienti adibiti alla coltivazione della vite, ognuno con caratteristiche molto specifiche.

E’ possibile individuare un nucleo costiero, un nucleo vulcanico e un nucleo interno. Ogni zona ha saputo selezionare e adattare perfettamente nei secoli i propri vitigni. Alcuni vitigni, ad esempio, si sono adattati ai terreni vulcanici; altri ancora al mare e alla salsedine riuscendo a produrre vini di grandissimo valore.

Nelle vigne interne, spiccano il Greco e il Fiano, entrambi DOCG dal 2003. La Falanghina che dona il suo nome alla DOC campana più diffusa “Falanghina del Sannio”.

La punta di diamante dei vitigni della Campania è l’Aglianico, un vitigno antichissimo che ha originato vini di eccellente qualità come il Taurasi (primo tra i DOCG dell’Italia meridionale) l’Aglianico del Taburno (ultima tra le DOCG campane), il Falerno del Massico e il Galluccio.

I vitigni della Campania

La Campania è una regione di antichissime tradizioni vitivinicole, che in tempi recenti ha saputo dare vita a vini di altissimo livello, sia a partire da vitigni a bacca bianca che a bacca rossa.

vitigni autoctoni campani

I vitigni autoctoni della Campania

Come abbiamo già potuto notare, l’importante presenza di vitigni autoctoni sono una preziosa risorsa. Si tratta di un vero patrimonio di tradizioni e cultura che ha rischiato di svanire quando, agli inizi del ‘900, una grave infestazione di fillossera distrusse gran parte dei vigneti. Fortunatamente nel corso dei decenni è stata recuperata la varietà delle specie autoctone, da cui ancora oggi si continuano a produrre vini di grande pregio.

A distanza di molti anni, la Campania continua a poter contare su un numero di vitigni davvero impressionante. Addirittura superiori a quello dell’intera Francia! Quasi tutte le migliori bottiglie della regione sono da sempre prodotte con uve autoctone. Ne nascono  vini dal carattere unico, non riconducibile a modelli internazionali ed in grado di suscitare un crescente interesse tra gli operatori e gli appassionati del settore.

Aglianico

Se ne ottiene un vino di colore rosso rubino tendente al granato e, con il trascorrere degli anni, all’aranciato. Il profumo è intenso. Il sapore è pieno e tannico, dotato di grande struttura ed importante persistenza gusto-olfattiva.

Greco

Viene utilizzato sia in purezza che in uvaggi. Se ne ricava un vino dorato dal profumo intenso. Può avere buona gradazione alcolica ed una elevata acidità, ma non è ricco di corpo.

Falanghina

Dalla Falanghina si ottiene un vino di colore giallo paglierino tendente al dorato, con profumo abbastanza intenso e fruttato. Il gusto evidenzia buone sensazioni pseudocaloriche, buona morbidezza, freschezza e una piacevole persistenza gusto-olfattiva.

Fiano

Se ne ricava un vino di colore giallo paglierino. E’ in grado di sviluppare ottimi profumi alla nocciola tostata, frutta bianca come pera e spezie dolce per finire la nota olfattiva. Anche al palato si presenta strutturato, aromatico e persistente, esprimendo un giudizio complessivo molto positivo, complesso e di notevole importanza anche a livello internazionale.