I vitigni della Puglia

I vitigni della Puglia, una regione che, da sempre, è stata considerata dal punto di vista della produzione enologica una delle regioni più attive in Italia. La produzione vinicola della Puglia è infatti tra le più importanti in Italia in termini quantitativi.

La Puglia e il vino

La più alta concentrazione di vini prodotti su scala nazionale si trova anche in Puglia, dove clima e terreno fertile, rendono ottime le coltivazioni della vite e anche dell’olivo.

La tradizione vitivinicola della Puglia ha origini molto antiche e risale addirittura nella civiltà greca, quando la Puglia era conosciuta come la Magna Grecia. I greci diedero il via alla coltivazione della vite ma, grazie alla fertilità del suolo ed alle favorevoli condizioni climatiche, fu una pratiche che si sviluppò in modo crescente nel corso dei decenni. Se, però, fino a non molti anni fa, in Puglia si puntava più sulla quantità di uva prodotta, negli ultimi anni c’è stata un’inversione di tendenza e si è iniziato a puntare più sulla qualità.

I vitigni pugliesi si differenziano per tipologia, zone di coltivazione e organoletticità perché la Puglia ha un clima secco, dovuto ai due mari che la bagnano: lo Ionio e l’Adriatico.

Volendo analizzare i dati che ruotano attorno al territorio pugliese ed al vino che viene prodotto possiamo notare che:

  • La superficie vitata della Puglia è di 87.000 ha. Viene distribuita nel seguente modo: l’1% in montagna, il 30% in collina e il 69% in pianura.
  • Per quanto riguarda la produzione vinicola notiamo che: 4.900.000 hl di cui vini DOP 79%, vini IGP 9%, vini rossi e rosati 65%, vini bianchi 35%.
  • Denominazioni di origine per il vino in Puglia: 4 DOCG, 29 DOC, 6 IGT.

Tra i prodotti di maggior rilevanza della Puglia meritano una doverosa menzione l’Aleatico di Puglia, l’Alezio Rosso, il Castel del Monte, il Gioia del Colle, il Rosso Barletta, lo Squinziano, il Galatina Bianco, il Leverano, l’Ostuni, il Moscato di Trani.

I vitigni della Puglia

Le maggiori aree vitivinicole pugliesi si concentrano soprattutto nella Daunia, nelle Murge, nella Messapia, nella Valle d’Itria e nel Salento. Sono molti i vitigni a bacca rossa e a bacca bianca distribuiti sul territorio pugliese. Prendendo in considerazione i vini a bacca rossa autoctoni, i più importanti della regione sono il Negramaro, il Primitivo di Manduria, l’Aglianico, il Montepulciano e il Sangiovese.

Tra i maggiori vitigni autoctoni vanno assolutamente citati il Bombino, il Moscato Reale e il Fiano. Analizzando gli stranieri, invece, si distinguono il Pinot Bianco, lo Chardonnay e il Sauvignon. Tra i vitigni a bacca rossa stranieri troviamo il Pinot Nero, la Malvasia Nera, l’Uva di Troia, e tante altre specie.

Vitigni della Puglia

La Puglia, con i suoi 25 DOC, detiene il primato dei prodotti a denominazione di origine controllata. Per contro non ha vini che abbiano ottenuto la denominazione a marchio DOCG.

Aglianicco

Una delle qualità di uva più conosciute e apprezzate della Puglia è sicuramente l’Aglianico. Il grappolo ha dimensioni medio-piccole e sono dotate di un bel colore blu, che raggiunge il suo apice nelle prime settimane di ottobre. La vendemmia dell’Aglianico è piuttosto tardiva. In Puglia questo vitigno è coltivato sulle zone di confine con la Basilicata, in particolare nelle provincie di Bari e Taranto.

Primitivo di Manduria

Il vitigno Primitivo dà un vino di colore rosso rubino scuro molto intenso. Al naso è speziato e fruttato. Al palato si presenta caldo, morbido, giustamente tannico. Di grande struttura e notevole persistenza.

Negro Amaro

Il vitigno Negroamaro dà un vino di un colore rosso–granato intenso, di profumo vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera e talvolta sentori di tabacco. Al gusto è pieno e rotondo.

Verdeca

La Verdeca è un vitigno coltivato principalmente nel territorio di Gravina in Puglia, nella provincia barese, e si caratterizza per un evidente colore verde, da cui anche il nome del vitigno. I vini prodotti da queste vigne presentano un intenso sentore fruttato, che rimanda al profumo di nespole e pesche, e hanno un gusto molto intenso e fresco.