Il vino è una bevanda amata in tutto il mondo, la quale presenta un numero elevatissimo di varietà che racchiudono al loro interno le peculiarità e gli aromi tipici del luogo di provenienza.
Le più pregiate provengono dalle cantine italiane e francesi, oggi sempre più prese d’assalto dai visitatori per interessanti tour organizzati dalle stesse aziende vitivinicole, che hanno visto crescere l’attenzione degli amanti verso il loro prodotto e hanno pensato di sfruttare il momento.
Il settore è in forte espansione e proiettato verso il futuro, come dimostrano i numerosi portali che trattano quotidianamente il tema da ogni angolazione, come ad esempio Decanto.
Per apprezzare realmente l’esperienza è interessante però conoscere anche la storia di quello che in passato veniva addirittura definito “nettare degli Dei”, uno dei pochi frutti della natura presente in ogni epoca nota e capace di rivisitarsi in base alle esigenze dei popoli e del periodo.
Le origini mitologiche e quelle storiche del vino
La leggenda narra che la prima apparizione della pianta di vite risalga al Paradiso Terrestre, stravolgendo la versione tradizionale della storia che vuole la mela come frutto proibito, sostituendola con un più gradevole grappolo di uva, oppure alla narrazione biblica di Noè, che amava talmente il vino da lui creato da proteggerne all’interno della sua arca una vite assieme agli animali.
Storicamente all’uomo piace infatti arricchire le vicende legate ai prodotti di uso comune, elevandole a livello di narrazione magica.
Più semplicemente la teoria più accreditata ritiene che la prima versione di questa bevanda provenga dalla Mesopotamia, terra notoriamente molto fertile e primo territorio dove le popolazioni nomadi della zona si stanziarono per sfruttarne le potenzialità.
In questo contesto è probabile che iniziarono a coltivare ed elaborare alcune tecniche di fermentazione, creando i primi succhi euforizzanti che poi verranno perfezionati nelle epoche successive per giungere fino a noi nel modo in cui li conosciamo.
Dall’Antico Egitto, dove la pratica era talmente radicata da essere rappresentata addirittura all’interno dei monumenti funerari dei maggiori imperatori, la vinificazione si diffuse tra il popolo Greco che, come abitualmente faceva per tutto ciò che riguardava la vita quotidiana, legò una divinità dell’Olimpo all’ebbrezza, creando il celebre Dioniso.
Quando il territorio venne conquistato dai Romani, gli stessi assunsero molte delle tradizioni del popolo sottomesso, notevolmente più evoluto di loro sotto numerosi punti di vista trasformandolo il Bacco.
Quella bevanda già degustata nel Lazio dagli Etruschi ma poco considerata assunse una nuova veste, in grado anche di salvare i soldati al fronte per le sue proprietà antibatteriche capace di sconfiggere alcune delle epidemie più mortali in quel periodo storico.
Il declino e la rinascita del vino
Con l’avvento delle religioni monoteiste come il cristianesimo e l’islamismo, il vino venne posto al bando e inserito in quelle pratiche immorali che andavano assolutamente evitate.
I territori così coltivati furono abbandonati e la vite subì un declino mai riscontrato prima nel corso della storia.
Servirà il periodo del rinascimento per riportare in auge le sue proprietà benefiche, con la creazione di vere e proprie botteghe che si occupavano della vendita del prodotto, cercando di renderlo sempre più piacevole al palato e facendo degli studi più approfonditi sulle sue caratteristiche, che divennero sempre più accurati nel corso del 1800, quando celebri pensatori elaborarono vere e proprie teorie sulla pratica della fermentazione.
Attualmente il vino sta attraversando una nuova fase di riscoperta, che non si limita più soltanto all’apprezzamento del sapore e alla condizione di ebbrezza, ma si delinea come una vera e propria esperienza sensoriale che coinvolge non solo il gusto, ma anche e soprattutto vista e olfatto, al fine di imparare a godere a pieno dei benefici che lo stesso porta all’organismo, se assunto in dosi moderate, e anche alla società, rappresentando un momento socializzante e piacevole tra più individui che desiderano condividere il proprio tempo.